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martedì 24 maggio 2011

Ancora su Montolivo: vicenda sconcertante e in parte anche scorretta

Il giocatore non ha mai goduto a Firenze di un consenso unanime. E’ sorprendente perciò che oggi tutti facciano quadrato per deplorare la sua partenza, con diverse motivazioni, ma in buona parte riconducibili ad una polemica nei confronti della società, peraltro in molti casi nient’affatto sotterranea. E’ il caso perciò di dire, una volta per tutte, che la vicenda Montolivo rimane allo stato dei fatti incomprensibile quanto alle motivazioni che adduce il giocatore e che può essere considerata comprensibile solo dall’ottica di chi ne coordina le strategie, ossia i procuratori, anche se uno di loro afferma di essere tifoso della Fiorentina; ma d’altra parte il lavoro è lavoro e il tifo non può condizionare le scelte professionali.

Invece è discutibile la strategia che i procuratori hanno scelto per liberare il loro pupillo e portarlo altrove, lontano da Firenze, ossia da una piazza in cui il giocatore rivestiva un ruolo da protagonista, sia pur discusso da alcuni, incassava puntualmente un lauto stipendio, aveva ricevuto una formale proposta di adeguamento su livelli magari lontani dai top mondiali [ma Montolivo un top mondiale ancora non lo è, né penso abbia numeri tali per diventarlo un giorno], però certamente di tutto rispetto per un giocatore in ascesa, ma che ancora non ha dimostrato tutto il suo valore; né è una stella proveniente da campionati esteri. Il tutto giustificato dal fatto che la situazione fiorentina non consentiva un salto di qualità.

Su questo punto io sono completamente d’accordo con il mio amico Ramon, quando scrive su it.sport.calcio.fiorentina, il newsgroup dei tifosi viola, che il salto di qualità è il cimitero degli elefanti di molte situazioni, come ha dimostrato – parafraso ancora la linea Ramon - la vicenda Cecchi Gori, ma anche, sia pure in termini meno drammatici, quella di Prandelli: stufo di piazzamenti onorevoli volle cimentarsi con il calcio internazionale, bella avventura che però la squadra ha pagato a carissimo prezzo. Come è capitato anche a squadre attrezzate come la nostra o anche meno. La vicenda Sampdoria non è che l’ultimo esempio, ma prima c’erano passate Udinese, Napoli, Lazio con alterne fortune e conseguenze.

E’ vero che in proposito alla società può essere fatto un appunto: che su questi temi si è poco discusso o magari la discussione è stata fatta all’interno della proprietà e della dirigenza ristretta, ma che i risultati emersi e le loro ragioni non hanno avuto il conforto di un raffronto con l’opinione pubblica, che in una società di calcio riveste un’importanza non marginale. Ma gli stessi risultati emersi hanno parlato sinora solo di contenimento dal punto di vista dei costi di gestione, senza addentrarsi sulle linee di mercato in entrata ed in uscita; e questo è anche un difetto di comunicazione che ha sempre caratterizzato la gestione Della Valle, però nessuno ha mai parlato di smantellamento della squadra, come invece sostengono i media, quasi tutti interessati più alla diffusione del loro messaggio che non ad un’analisi basata su veridicità. Perciò la posizione del giocatore, che poi è quella dei suoi procuratori e consiglieri, è da ritenersi fantasiosa e strumentale, soprattutto dopo che Cognigni, che con la carica che riveste non può parlare a vanvera, ha precisato in termini impegnativi e in risposta diretta a Montolivo, che l’obiettivo per questa stagione è il ritorno in Europa e che qui nessuno vuole smobilitare.

Resta un’ultima considerazione: al momento nessuno s’è fatto avanti per richiedere le prestazioni del giocatore. E questo, oltre alla conferma della strumentalità della posizione, rischia di danneggiare la società, che può essere costretta a scegliere tra una vendita ad un prezzo non congruo o a trattenere il giocatore fino alla scadenza del contratto, con un’evidente perdita materiale, ma anche morale. Qualcuno potrà dire: così va il calcio, però potremmo anche rispondere che va male e per responsabilità di chi ci lucra di più.

4 commenti:

  1. Ti ringrazio delle citazioni.

    Sulla vicenda Montolivo, sono assolutamente disgustato dal comportamento del giocatore che stimavo e non avrei mai ritenuto capace di siffatte scompisciate reazioni.

    A parte i nobili procuratori e pseudogiornalisti per i quali niente è mai troppo, la reazione del riccardino mi sembra proprio quella di un giocatore che si è messo in situazioni più grandi di lui e che non è assolutamente in grado di gestire.

    Già anche il ruolo di capitano gli era un po' forzato e a malapena riusciva a provarcisi.

    Deluso molto.

    Mentre invece rimango assolutamente furioso con tutta la gentaglia che scorrazza su radio e televisioni e che si sente padrona del campo, senza capire e/o far capire che lo è (padrona del campo) semplicemente perché quelli che dovevano essere gli attori protagonisti se ne sono andati e li hanno lasciati soli.

    Ti saluto

    Ramòn

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  2. ciao io sono un tifoso viola di torino (incredibile ma vero). io non credo che la società voglia smantellare ma tentare di vivacchiare sì. credo che i DV vogliano usare la fiorentina come piccola entrata extra per arrotondare lo stipendio. senza proclami e nient'altro. tenere a galla una società da ottavo posto o giù di lì, senza grandi ambizioni ma non appena arriverà l'offerta giusta vendere. non era questa l'idea iniziale ma il dopo cittadella ha decretato queste loro decisioni. quanto a montolivo sono ben contento personalmente che se ne vada. ogni anno inizia a giocare attorno a marzo e se va bene fa due partite da grande giocatore. e poi se uno ama la maglia la ama e basta, al di là dei progetti personali. vedi di natale.
    rimane il fatto che la exit strategy della società ormai la si conosce e fa un po'pena.
    passa sul mio blog non aggiorno di continuo però magari facci un giro. se scorri nei post precedenti c'è anche molto viola.
    http://thegarbageshow.blogspot.com/
    un saluto e forza viola sempre e comunque. luca

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  3. Per Gianluca: ho tentato di risponderti in tutti i modi, sia privatamente che dal tuo sito, ma la tua casella è piena e non è possibile inviare messaggi. Se fai qualcosa per svuotarla avvertimi e ti scrivo

    sillacellino

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  4. eh già c'è ancora una vecchia mail!! scrivimi pure qui lucabellassai@libero.it
    ciao!

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